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Manuel Chiesa, in arte Manopolo
Manuel Chiesa, in arte Manopolo, nasce a Padova nel 1973.
Si avvicina all’arte visiva inizialmente come fruitore, per poi diventare un attento sperimentatore. Il suo percorso si ispira alla direzione tracciata da Marcel Duchamp e si sviluppa tra Dadaismo, Fluxus e Pop Art.
Il nome d’arte “Manopolo” lo accompagna dalle sue esperienze da motociclista, maturate sulle piste du supermotard e nei percorsi di fuoristrada, e lo mantiene anche nella sua attività artistica. Qui crea, da autodidatta, ‘sberleffi visuali’: assemblaggi che trasformano eventi e oggetti del quotidiano in parodie cariche di nuovo significato.
Utilizzando materiali eterogenei e spesso di recupero, nei suoi assemblaggi fonde arte visiva e poesia, facendo uso di giochi di parole, calembour e ossimori per dare vita a bisticci visivi. Il suo intento è valorizzare l’aspetto ludico della creazione artistica e renderlo fruibile allo spettatore, stimolando il senso dell’umorismo.
Nel 2000 realizza le sue prime opere nella sua officina-atelier, Il riposo dell’Honda. Tra i suoi lavori: Sterlina cometa, Orgasmo in scatola, Tetteefono, Preservare l’arte, Conservare l’arte.
Partecipa con una performance al Musée de Tokyo di Parigi, Giro in moto con Rabalton, espone a Monaco nell’ambito di una mostra internazionale del motociclo presso lo stand Vendramini, ed è presente ad ArtePadova 2003 con la performance Explosion. Partecipa regolarmente a mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.
Vive e lavora a Padova.