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Mattia Tegon
Mattia Tegon nasce a Mestre (Venezia) nel 1987.
La sua passione per il legno ha avuto origine nel 2017 per caso e parallelamente al percorso intrapreso nella rievocazione storica medievale.
Dal 2021 comincia a realizzare, da autodidatta sculture in legno e materiali di recupero (metallo, pietra, cuoio, conchiglie e persino corteccia).
La particolarità di ciascuna opera sta nella sua personale fonte di ispirazione: lasciarsi guidare unicamente da forme e dettagli già presenti negli stessi pezzi di legno che raccoglie in riva al mare e che riconosce per pareidolia.
Senza formazione didattica alle spalle, lavora ai suoi progetti affidandosi sempre meno all’uso di elettroutensili, preferendo un approccio diretto e tradizionale con la materiale prima.
Non le solite sculture quindi ma qualcosa fuori dall’ordinario realizzato con fantasia e passione: “sculture naturali” nate dall’assemblaggio di dettagli opera di Madre Natura.
PARTECIPAZIONI
Nel settembre 2022 partecipa a “L’Arte si Mostra” presso Palazzo Ferrajoli in Roma: mostra con presentazione e critica del professor Plinio Perilli e alla sua trasmissione televisiva “Poeti e Poesia, Arte e Artisti”.
Ad aprile 2023 la sua opera “L’Ancestrale” riceve la critica di Vittorio Sgarbi, pubblicata nell’annuario Mondadori “Arte e Artisti ’23”.
A febbraio 2024 partecipa con due sue opere alla mostra di Visioni d’Arte “L’isola che non c’è”, tenutasi a Venezia presso il centro espositivo San Vidal, presentata da Roberto Settin con critica del maestro Giordano Giampaolo con la quale riceve la pubblicazione in copertina per la scultura “Il tempo dei bimbi sperduti”.
Sempre nel 2024 si iscrive all’associazione “Arti Visive Riviera del Brenta” con la quale comincia ad esporre più attivamente nel veneziano.
Ad agosto 2024 partecipa con quattro sue opere alla mostra di Visioni d’Arte “Marco Polo”, tenutasi a Schio presso Palazzo Toaldi Capra.